Le carpenterie provenienti dai depositi sono spesso già infestate da insetti xilofagi.
Le disinfestazioni una tantum operate nelle segherie e nei depositi, infatti, non preservano dalla possibilità di immediate re-infestazioni successive; la messa in sicurezza con bio-deterrenti antitarlo a impregnazione è di breve durata, rispetto ai cicli vitali della maggior parte degli xilofagi, cicli peraltro sconosciuti agli operatori non specialisti.
L’applicazione sulle superfici di bio-deterrenti antitarlo a impregnazione Olympo Protect deve essere ripetuta ogni due anni per mantenere integra la sua capacità abbattente e protettiva, in regime di Ordinaria Manutenzione.
Per tale ragione, le azioni di mantenimento dello stato di sicurezza sono sistematicamente disattese a causa dei costi che comportano; a volte lo sono per inconsapevolezza.
Il momento più conveniente per effettuare la disinfestazione radicale, seguita dalla messa in sicurezza, è quello della transazione, per la messa in opera delle carpenterie. L’operazione può essere eseguita, sia nel deposito, prima della consegna, sia in cantiere, a consegna effettuata, in funzione degli accordi commerciali stipulati fra le parti.
È evidente quanto sia conveniente per tutti fare chiarezza sulle dinamiche in gioco e sugli scopi da perseguire.
Spesso vengono messe in opera, sia nei nuovi allestimenti, sia nelle ristrutturazioni, carpenterie già infestate in modo occulto, perché, stante la lunghezza del ciclo biologico di alcune famiglie xilofaghe, l’infestazione può manifestarsi dopo l’allestimento. Ciò provoca una catena di contenziosi, che, partendo dall’utente finale, ripercorre a ritroso tutta la filiera del legno, coinvolgendo imprese edili, progettisti e commercianti di legname, con conseguenze negative per tutti in termini di costi e di immagine.
Per avere la certezza di non allestire carpenterie che dopo mesi o anni dalla chiusura dei cantieri, manifestino palesemente con gli sfarfallamenti infestazioni precedentemente occulte, è necessario disinfestarle radicalmente e metterle in sicurezza subito prima della posa in opera, per prevenire indesiderate contestazioni future e per trasferire sui committenti, dopo averli doverosamente edotti, la responsabilità del mantenimento in sicurezza con la manutenzione ordinaria.
Le carpenterie nuove possono essere disinfestate a terra nell’area di cantiere, sottoponendole a una fonte controllata di calore, sino al raggiungimento, al cuore delle travi, della temperatura necessaria a eradicare tutte le forme biologiche viventi in esse insediate.
Nelle ristrutturazioni che prevedano la sostituzione parziale delle carpenterie è opportuno che siano disinfestate anche quelle lasciate in opera, allestendo camere termo-induttive, adatte per grandi superfici , o applicandovi pannelli per il trattamento con raggi infrarossi, adatti per superfici ridotte.
Foto galleria fornite da Centroantitarlo Campania: