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Durabilita' del legno e Conservazione Preventiva
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DURABILITÀ DEL LEGNO E CONSERVAZIONE PREVENTIVA
“Il battito d’ali di una farfalla può provocare un uragano dall’altra parte del mondo”.
L’effetto farfalla induce alla consapevolezza sugli effetti a catena che le singole azioni producono sull’insieme.
Quando si parla, sia di Durabilità del Legno, sia di Conservazione Preventiva, occorre focalizzare l’attenzione su due scenari fra loro complementari, sintetizzati in due concetti: Processo e Contestualizzazione.
PROCESSO
Nello scenario di “durabilità del legno”, la metafora dell’effetto farfalla chiarisce il concetto che l’infestazione da xilofagi non è un accadimento statico, ma un processo dinamico che si snoda lungo la filiera del legno: taglio, stoccaggio, lavorazione, messa in opera, gestione conservativa.
In questo scenario, quindi, sono coinvolte varie professionalità, ognuna delle quali è deontologicamente tenuta a non considerarsi estranea all’intero processo, nelle fasi precedenti, o successive alla propria; è tenuta, viceversa, a conoscerne le dinamiche generali, per adeguarvi le proprie azioni, in modo che risultino armoniche con quelle delle altre fasi del processo e delle altre professionalità che le gestiscono.
Queste, tutte insieme e ognuna per la propria parte, devono agire sinergicamente per assicurare la durabilità del legno lungo l’intero processo. Al di fuori di questa presa di coscienza, viene minato alla base il concetto stesso di durabilità del legno; gli errori commessi in una qualsiasi delle fasi in cui si svolge il processo si ripercuotono a catena su tutte le fasi successive: “Battito d’ali-Uragano”
CONTESTUALIZZAZIONE
(Giovanni Liotta, professore ordinario della Facoltà di Entomologia dell’Università di Palermo e Consulente di bio-deterioramento dei Beni Culturali).
Non ha senso, quindi, nelle azioni di rimedio, appuntare l’attenzione solo sul singolo manufatto, per ragioni affettive, o di valore intrinseco; va considerata, viceversa, la cura per tutto l’ambiente circoscritto.
Al di fuori di questa presa di coscienza, viene minato alla base il concetto stesso di salvaguardia dei manufatti dal degrado causato da agenti biotici; questo è destinato inevitabilmente a riproporsi, spesso in forma più virulenta: “Battito d’ali- Uragano”.
CONTRAPPOSTO PROCESSO VIRTUOSO
CORRETTA GESTIONE DI TUTELA DEL LEGNO
Abbiamo visto che, sia nelle fasi di prevenzione, sia nelle fasi di cura, sono coinvolte differenti professionalità, le quali posseggono, ognuna, specifiche e differenti competenze.
Come si possono conciliare le differenti specificità con l’esigenza di attuare sinergici processi di tutela integrata? L’unico modo è quello di coordinarle in progetti unitari, che abbraccino e rendano fra loro armoniche tutte le fasi di intervento.