Vengono qui elencati i principali insetti e acari, nocivi per l'uomo e/o dannosi per il legno e la sua conservazione e durabilità, la cui presenza indica precise criticità ambientali, che ne sono le cause dirette, le quali, se non rimosse, non consentono una soluzione certa del problema.
I Dermestidi denunciano la presenza di colombi stanziali all’esterno dell’edificio, con rischio sanitario per l’uomo, causato dalla salmonellosi provocata dal guano depositato dai volatili. Il più comune dei dermestidi, l'Antrhenus verbasci, attratto, sia dal guano, sia dalle piume, attacca i manufatti di origine animale - tessuti di lana, piume, pelle, cuoio - e, nei musei di Storia Naturale, le collezaioni zoologiche e specialmente quelle entomologiche.
La zecca molle Arga Reflexus è un parassita dei colombi appartenente al sottordine degli acari, che si annida spesso nei cassonetti delle tapparelle, da cui attacca l'uomo, attratta dall'emissione di anidride carbonica della sua respirazione, attaccandosi saldamente alla pelle con il rostro, per il pasto di sangue.
Il betilide Scleroderma domesticus, un parassita appartente allo stesso ordine delle formiche, è simbionte delle larve dei tarli anobidi ed è presente negli ambienti in cui glì arredi lignei sono infestasti da molti anni, senza che siano stati attuati interventi per debellarli.
Lo Scleroderma domesticus punge anche l’uomo, provocando ponfi molto dolorosi.
L’Acaro Pymeotes ventricosus, invisibile ad occhio nudo, è un altro parassita delle larve di tarlo anobide; oltre che nelle gallerie dei tarli, staziona anche nell'ambiente esterno, annidandosi nelle imbottiture di poltrone e divani e nei vestiti riposti negli armadi guardaroba. È attratto dall'emissione dell'anidride carbonica emessa durante la respirazione dall'uomo, cui infligge punture che non si avvertano, ma che provocano eritemi molto pruriginosi.
I Liposcelidi (Liposcelis), appartenenti all’ordine degli Psocotteri (Psocoptera), sono presenti nei luoghi particolarmente umidi. Questa criticità ambientale, quindi, rappresenta un indicatore importante di rischio, riguardo la conservazione di materiale archivistico-librario. Una presenza importante di psocotteri suggerisce l’opportunità di tenere sotto controllo le condizioni di microclima e di controllare che non vi siano situazioni di umidità di risalita lungo i muri perimetrali, o di versamenti d’acqua da tetti e grondaie.
Una massiccia presenza di Sarcophaga carnaria (Mosca carnaria) indica che nelle adiacenze ci sono carcasse in putrefazione di colombi o di topi, all’interno di cavedi, o di canaline e centraline elettriche.
Una massiccia presenza di Phlebotomus papatasi (pappataci), molto mordace nei confronti dell’uomo, indica che nelle adiacenze i processi fermentativi di tubazioni di scarico dei servizi igienici e le fosse biologiche richiedono interventi di periodica igienizzazione. Efficaci ed ecologici risultano essere i prodotti a base enzimatica, per la digestione e metabolizzazione della flora batterica responsabile delle fermentazioni e dei cattivi odori.
La presenza di insetti volanti indicatori di criticità ambientale lascia quasi sempre presumenre che vi sia una concomitante criticità strutturale, per esempio la mancanza di zanzariere alle finestre.