Dopo la disinfestazione radicale, che dia la certezza di avere eradicato ogni attività dei tarli dalle carpenterie, la successiva messa in sicurezza con bio-deterrente antitarlo a impregnazione dovrebbe essere, non un intervento una tantum, ma generare un programma continuo di applicazioni biennali.
L’Ordinaria Manutenzione da la certezza, dilatata nel tempo sine die, che le carpenterie siano efficacemente protette da ogni rischio di infestazione, sia proveniente dall’esterno, sia originata da eventuali fenomeni di re-infestazione crociata proveniente dagli altri manufatti lignei presenti negli stessi locali. Val bene la spesa, se consente di non dover affrontare quella ben più onerosa di una disinfestazione radicale, per non aver attuato le azioni necessarie di prevenzione.
Non ha la stessa efficacia, rispetto a carpenterie e parquet con il 100% di superfici impregnabili. I manufatti di arredo hanno solo le superfici interne impregnabili al 100%. Le superfici esterne, trattate in vari modi, consentono imbibizioni solo parziali. Per questo, la loro messa in sicurezza è parziale e richiede il supporto sinergico di azioni strategiche protratte nel tempo, con il ricorso a presidi di tipo meccanico.
Per proteggere strategicamente i manufatti lignei, per catturare i tarli anobidi, unica famiglia attratta dai raggi UV, con una disinfestazione permanente che interrompa il ciclo della riproduzione.