Le superfici sono suddivise in aree omogenee da trattarsi indipendentemente e sono coibentate con speciali teli termici, fissati ai lati delle pareti con chiodi, se si tratta di muri, o graffette, se si tratta di legno. La temperatura diffusa all’interno delle camere termo-induttive è indotta gradualmente nelle travi alternando fasi di aria calda e di raffreddamento delle superfici e sfruttando la capacità del legno di trattenere ed accumulare il calore all’interno, sino a gradi predeterminati di temperatura.
I controlli costanti, effettuati con sensori ottici e all’infrarosso, consentono di regolare il rapporto della temperatura esterna - interna, in modo che non superi la soglia predeterminata di scostamento.
La durata dell’intervento tiene conto del diametro e della specie lignea delle travi da trattare. Le procedure operative sono regolate su parametri che mantengono i materiali sotto la soglia di stress meccanici di rilievo. Vengono determinati, prima dell’intervento, i valori di temperatura ed umidità nella camera termo-induttiva e sulle superfici lignee. Ad ogni fase di controllo vengono ripetute le misurazioni, aggiungendovi quelle di rialzo progressivo della temperatura al cuore delle travi.
Gli scostamenti dei valori di umidità rilevati nelle fibre del legno, vengono controllati nella fase di raffreddamento della camera termo-induttiva, durante il processo di totale riassorbimento, da parte delle travi, dell’umidità precedentemente rilasciata.
Foto fornite da Artemobili – Centroantitarlo Campani