La disinfestazione del parquet dai tarli viene preceduta da un trattamento di sgrossatura e rasatura ed eventuale deceratura da personale qualificato di Società convenzionate con ArteControl Consulting, tramite un Polo Interdisciplinare di servizi.
Terminati gli interventi preliminari, il parquet verrà trattato con l’antitarlo, con due applicazioni successive, a distanza di 12 ore uno dall’altro.
Specie | Ciclo biologico degli infestanti | Copertura di efficacia abbattente dell’antitarlo | N. interventi |
Lictidi | 1-2 anni | 2 anni | 2 |
Anobidi (Anobium punctatum, Lasioderma serricorne, …) | 2-3 anni | 2 anni | 2 |
Xestobium rufovillosum (Anobidi) | 3-4 anni | 2 anni | 3 |
Dopo 24 ore dall’ultima applicazione dell’antitarlo, il parquet può essere sottoposto al trattamento di rinnovamento della superficie – ceratura, lamatura -, ad opera della Società che ha effettuato i lavori di sgrossatura e rasatura.
Si consiglia, tuttavia, di sottoporre il parquet ad un congruo periodo di osservazione, prima di procedere alle rifiniture di superficie. Il trattamento chimico, infatti, non svolge azione di abbattimento radicale, abbattendo le larve solo se queste vengono a contatto, nella loro opera di scavo, con uno strato di legno imbibito dall’insetticida. La sua efficacia certa si esplica solo sull’adulto, quando, terminato il ciclo vitale, raggiunge la superficie per sfarfallare all’esterno.
È opportuno, quindi, creare le condizioni che permettano di sfruttare la vocazione strategica nel tempo dell’insetticida, lasciando che possano essere fatte applicazioni successive sulle superfici, sino a quando l’attività dei tarli sia del tutto cessata, per flussi successivi di abbattimento. I tempi necessari possono variare, in funzione della specie infestante, da 1 ai 5 anni dopo la cessazione di ogni attività degli infestanti. Il ripristino dell’impermeabilità di superficie del parquet non consentirà altre applicazioni successive di antitarlo.
Di ciò va tenuto conto, in funzione di alcuni fattori di criticità:
• L’ultima applicazione di insetticida può dare una protezione certa, in funzione
delle condizioni di variabilità ambientale ed applicativa, di 2, massimo 3 anni.
• Esiste la possibilità che l’infestazione si sia propagata ad altri manufatti
(mobili, battiscopa, travi, ecc.), prima del trattamento e che il parquet possa
essere nuovamente re-infestato dopo che sia cessata la protezione dell’antitarlo.
Per una conservazione adeguata del parquet, è essenziale attuare, successivamente alla applicazione di antitarlo, per il programma di contenimento nel tempo, queste indicazioni:
a) In caso si decida di sgrossare il parquet
Riverniciare con prodotti polimerici di spessore maggiore, in modo che la patina superficiale
della vernice renda poco probabile la re-infestazione del parquet.
b) In caso si decida di lasciare la vernice porosa a base di acqua esistente
Cerare il parquet con l’impiego di materiali che creino un’azione antitrofica
(rendono il legno non alimentare per gli insetti) ogni 1-2 anni.
È di importanza fondamentale anche l’attenzione nella scelta dei prodotti che ne accrescano la cosmesi, che abbiano le caratteristiche sopra evidenziate, come, ad esempio, la cera d’api, che è un buon repellente per i tarli e che possiamo mettere a disposizione del cliente.