È più facile che i focolai delle larve si annidano nello strato più profondo del legno, al di sotto dello strato superficiale imbibito, direttamente a contatto con l’impiantito, perché il contatto fra due materiali a conduzione termica diversa crea condense di umidità, che rappresentano l’habitat ideale per l’insediamento e la proliferazione delle infestazioni xilofaghe.
Il tarlo muore nutrendosi del legno impregnato con bio-deterrente selettivo atossico ed inodoro e questo avviene dopo che la larva è arrivata al termine del suo ciclo vitale, quando si trasforma in adulto, per sfarfallare all’esterno.
(Sezione 2: sezione del pacchetto del solaio interessato dal trattamento di impregnazione e da fenomeni di condensazione e, per conseguenza, di ammaloramento del legno)
Successivamente alla stesura del bio-deterrente ad impregnazione sul parquet grezzo, quindi, continueranno a vedersi ancora sfarfallamenti, sino a che tutte le larve non avranno esaurito il loro ciclo vitale, che può durare da 1 a 5 anni, a seconda della famiglia e della specie. Sarà, questa, una attività fisiologica, determinata dalla scelta ecologica di intervento e dal rispetto dell’integrità del manufatto, ma sarà un’attività perfettamente sotto controllo. Si potrà riscontrare ancora l’attività dei tarli nella stagione calda, che accelera lo sviluppo delle fasi biologiche.
Il numero di tarli diminuirà progressivamente, man mano che l’antitarlo li abbatterà, impedendo loro la riproduzione.
Anche il numero dei fori visibili andrà via via scemando nel tempo, sino al completo esaurimento dell’infestazione, proprio per l'azione di contenimento programmato del bio-deterrente.