Ampia partecipazione di componenti di Gruppo Qualità Legno come relatori.
GIOVEDì 30 | ore 16.35 - 17.00
Intervento di Gianfranco Magri
CONIFERE ALPINE E CASTAGNO APPENNINICO: LE TAPPE DELLA DURABILITÀ
L’arco alpino è caratterizzato dall’impiego prevalente di abete rosso per l’edificazione di edifici lignei, come prevalente risulta nel costruito storico di copertura dei soffitti. Lungo la dorsale appenninica, invece, è prevalente, per gli stessi impieghi, il castagno. Ciò configura una differenza negli attacchi xilofagi, riguardo le famiglie e le specie attive sui due fronti. Differenze che si riflettono anche sul processo di degrado inflitto a conifere e castagni, mentre identico è il processo di tutela, entrambi a sviluppo continuo lungo le tappe della filiera del legno. In ognuna di queste, dal taglio alla conservazione del costruito, si possono commettere errori e attuare rimedi, in alcune anche azioni preventive, per assicurare la continuità nella durabilità del legno. Ogni operatore ha la responsabilità di ciò che lascia alla tappa successiva della filiera ed è tenuto ad assumerne consapevolezza.
L’ultima tappa del processo, quella della conservazione, è gestita dall’utente finale, che non sempre possiede le necessarie cognizioni atte a mantenere, se correttamente ereditata, la durabilità del legno, attuata con la manutenzione ordinaria. Compito deontologico di chi gli consegna le chiavi in mano è anche quello di renderlo in ciò edotto; così come avviene per qualsiasi apparato, che non può essere consegnato senza manuale di istruzioni.
CALENDARIO SEMINARI
MARTEDì 28
Mattina - CONSERVARE: DAL RESTAURO ALLA RICOSTRUZIONE
PROPOSTE DI INTERVENTO PER LA RICOSTRUZIONE O IL CONSOLIDAMENTO STRUTTURALE DELL’ESISTENTE MEDIANTE L’USO DEL LEGNO
Pomeriggio - IL MATERIALE BENEFICO E RIGENERANTE
NELLA CONTEMPORANEITÀ LA VESTE TECNOLOGICA DEI MATERIALI NATURALI VIENE VALORIZZATA PER COSTRUIRE EDIFICI SOSTENIBILI