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Olympo Procedure Applicative
Procedure di sicurezza nella disinfestazione programmata anttarlo
Principi generali
Le procedure di intervento vengono sempre condizionate al principio di salvaguardia per l’integrità dei beni.
I due fattori concomitanti in gioco sono, di volta in volta, l’energia (microonde e calore) e lo stato (temperatura ed umidità), i quali hanno un denominatore comune, come terzo fattore, il tempo, con il quale intrattengono ognuno un rapporto inversamente proporzionale.
La variabile del tempo
Il fattore tempo regola le procedure d’uso dei fattori di energia (microonde e calore), per far si che quelli relativi allo stato (temperatura e umidità) rimangano sempre sotto la soglia di stress per i manufatti. Qualsiasi sia il rapporto fra energia e stato, il tempo fa da regolatore, secondo parametri predeterminati dall’operatore e verificati in successione variabile nel corso dei processi cui i manufatti sono sottoposti (anossico, microonde e termo-induttivo).
I valori ambientali di partenza
Si tiene sempre conto dei valori ambientali di partenza, relativi a temperatura ed umidità, rilevati nell’ambiente in cui il manufatto ha trovato nel tempo il suo equilibrio, indipendentemente dal fatto che questi valori corrispondano o meno a quelli indicati dai principi di ottimale conservazione. Si tiene conto, inoltre, dei parametri ottimali, di temperatura e umidità, necessari per ottenere la completa eradicazione di ogni stadio vitale dei tarli.
Regolazione indotta dei parametri
Nei casi di scostamento dei due gruppi di parametri, ambientali e di processo, si procede, per ridurre al minimo lo stress nei confronti del manufatto all’interno delle camere, anossiche, microonde e termo-induttive, ad un lento e progressivo viraggio verso i parametri ottimali, per ottenere la certezza della disinfestazione radicale. Alla fine del processo, si riportano i parametri, lentamente e progressivamente, a ri-allinearsi a quelli iniziali, con i quali il manufatto aveva trovato, nel tempo, il suo equilibrio.
Fattori di mortalità per i tarli
I fattori che determinano la morte dei tarli sono la temperatura e l’umidità, secondo il principio fisico ed automatico della regolazione termica corporale:
• più si innalza la temperatura;
• più aumenta il ritmo respiratorio;
• più i tarli aprono gli opercoli, per aumentare la traspirazione.
Fattori di mortalità dei tarli in anossia
Nel processo di disinfestazione anossica (sottrazione d’ossigeno) i tarli muoiono per disidratazione, non per asfissia.
Il processo di disidratazione abbatte i tarli, infatti, prima che subentri l’asfissia, perché gli infestanti sanno resistere in apnea per periodi più, o meno lunghi, a seconda della famiglia e, soprattutto, in funzione della % di Umidità Relativa:
• più bassa è la % di Umidità Relativa;
• più viene accelerata la disidratazione;
• più i tarli muoiono velocemente.
Nel processo anossico, quindi, vengono indotti, se necessario artificialmente, i parametri di massima temperatura e di minima umidità, compatibili con il minimo stress sul manufatto, per favorire, nel più breve tempo possibile, il raggiungimento del punto di disidratazione letale per i tarli.
Il fattore tempo di mantenimento in attività del processo anossico viene regolato in senso inversamente proporzionale al grado di ottimizzazione dei fattori variabili di temperatura ed umidità che è possibile applicare, mantenendosi sotto la soglia di stress per i manufatti.
Rieducazione di opere d’Arte alle ottimali condizioni di conservazione
Nei casi di manufatti particolarmente delicati e preziosi, che siano conservati da lungo tempo in condizioni ambientali estremamente sfavorevoli, si possono porre problemi circa la loro conservazione nel tempo, se sottoposti repentinamente a stress ambientale.
Ciò può avvenire, non solo durante le disinfestaziopni radicali, se non vengono scrupolosamente osservate le sopra menzionate misure compensative, lente e graduali, ma anche negli spostamenti dei manufatti presso i laboratori di restauro, laddove in questo siano molto discosti i parametri microclimatici.
I restauri presso i nostri laboratori, pertanto, in questi casi prevedono accurati rilievi del microclima nell’ambiente d’origine ed una adeguata quarantena di acclimatazione, prima di procedere al ripristino.
Parimenti, prima di riportare i manufatti d’Arte restaurati al loro ambito conservativo d’origine, questi vengono sottoposti an un lento e graduale processo di ri-acclimatazione ai parametri originari.
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