Quanto esposto di seguito vale, non solo per il legno, ma anche per carta, manufatti di origine animale e vegetale, reperti zoologici. Per assicurare la durabilità del legno nel tempo è necessario contestualizzarlo, in senso, sia temporale, sia spaziale.
La dimensione temporale considera il percorso lungo le tappe della filiera del legno e, per ognuna, le azioni specifiche di tutela da attuare.
La dimensione spaziale considera il rapporto di infestazioni e re-infestazioni crociate, che si svolge fra manufatti lignei nello stesso ambito, fra locali adiacenti e fra interno ed esterno.
La Conservazione Preventiva considera tutti i processi in atto, armonizzandone l’approccio tramite sinergie coordinate.
La durabilità è un processo di tutela che si snoda lungo la filiera del legno e che si tramanda di tappa in tappa, sia prima, sia dopo la messa in opera di legno strutturale e la messa a dimora di manufatti d’arte e d’arredo.
Il senso di responsabilità è il filo conduttore che può ispirare tutti gli operatori lungo le tappe della filiera del legno.
Diagnosi, cura, messa in sicurezza, prevenzione, monitoraggio, manutenzione sono le tappe del processo di Conservazione Preventiva, da attuarsi per la durabilità nel tempo delle opere lignee dopo la loro messa in opera, o a dimora.
Prevenzione nella fase iniziale e manutenzione in quella finale, sono i due poli che garantiscono la conservazione giunti alle ultime fasi della filiera del legno; sono princìpi che vanno assimilati consapevolmente e trasmessi a coloro che ne saranno i depositari finali.